Lo screening del cavo orale: cos’è e a cosa serve

Lo screening per la prevenzione delle patologie del cavo orale è un esame clinico condotto dall’odontoiatra (o figura specializzata in patologia orale), che si pone l’obiettivo di analizzare tutte le strutture anatomiche intra ed extra-orali, quali mucose orali, gengive, ossa mascellari, ghiandole salivari, linfonodi.

Lo screening per la prevenzione delle patologie del cavo orale serve soprattutto a identificare precocemente le lesioni orali, ovvero anomalie della cavità orale o delle strutture annesse, che potrebbero rivelarsi potenzialmente pericolose per la salute del paziente. 

 

Quali lesioni possono essere identificate tramite lo screening del cavo orale?

Le lesioni orali includono una varietà di condizioni che si manifestano in genere come alterazioni del colore e della forma della mucosa. Ad esempio, si possono presentare lesioni “rosse”, quali ulcere, erosioni o bolle, o lesioni “bianche”, quali cheratosi frizionali, leucoplachie tabacco-correlate, lingua a carta geografica, ma anche lesioni con alterata morfologia, quali noduli, tumefazioni o escrescenze. Tali lesioni sono determinate da diverse cause, traumi, infiammazioni o infezioni, e nella maggior parte dei casi hanno un carattere benigno. In atri casi, invece, sono manifestazione di condizioni pre-maligne (lesioni precancerose o disordini orali potenzialmente maligni) o addirittura di cancro orale. Pertanto lo screening del cavo orale consente di differenziare tra le varie tipologie di lesione orale, e quindi di eseguire una diagnosi precoce delle forme precancerose, prima ancora che evolvano in tumore della bocca. I sintomi possono variare in base alla causa che ha determinato quel tipo di lesione. In alcuni casi il paziente può riferire dolore persistente, bruciore, gonfiore, difficoltà nella masticazione, sanguinamento inusuale, in altri può non avere sintomi.

Quali sono i numeri delle lesioni orali? 

Da un punto di vista epidemiologico, le lesioni e anomalie della mucosa orale sono estremamente frequenti nella popolazione

La prevalenza delle lesioni orali varia dall’11% al 25%, a seconda degli studi presenti in letteratura scientifica. Si stima pertanto che circa un paziente su quattro potrebbe presentare un’alterazione della mucosa orale che necessita di un attento esame clinico. La prevalenza, invece, delle lesioni precancerose è del 4,47%, ciò significa che circa un paziente ogni 22 ha una manifestazione che ha il potenziale di evolvere in senso maligno. Inoltre, questi numeri aumentano ancor di più nei pazienti che presentano determinati fattori di rischio quali il consumo di tabacco e alcol, una dieta povera di frutta e verdura, esposizione solare eccessiva senza protezione, immunosoppressione e familiarità per cancro orale.

Come si svolge una visita di screening del cavo orale?

La visita di screening del cavo orale è una procedura del tutto indolore e relativamente rapida, e si svolge sulla poltrona odontoiatrica o lettino medico. Dopo aver raccolto tutte le informazioni di anamnesi patologica remota e farmacologica, il dentista esamina attentamente tutte le strutture della bocca, quali le gengive, la lingua, le mucose geniene, il pavimento orale, il palato, l’orofaringe avvalendosi dell’uso di una buona fonte luminosa e di una garzina che consente di divaricare e asciugare le mucose al fine di poterle ispezionare al meglio. Quando necessario, il dentista si avvale di tecniche diagnostiche più avanzate quali biopsie, indagini strumentali o esami del sangue.

Ti ricordiamo che lo screening del cavo orale va ben oltre la salute dei denti, bensì è una procedura necessaria per la prevenzione di qualsiasi patologia possa affliggere mucose e tessuti intra ed extra-orali.
Sei interessato a uno screening del cavo orale o credi di averne bisogno? Contattaci per prenotare al più presto la tua visita.

Lo screening per la prevenzione delle patologie del cavo orale è un esame clinico condotto dall’odontoiatra (dentista), che si pone l’obiettivo di analizzare tutte le strutture anatomiche intra ed extra-orali, quali mucose orali, gengive, ossa mascellari, ghiandole salivari, linfonodi.

Lo screening per la prevenzione delle patologie del cavo orale serve soprattutto a identificare precocemente le lesioni orali, ovvero anomalie della cavità orale o delle strutture annesse, che potrebbero rivelarsi potenzialmente pericolose per la salute del paziente. 

  
Quali lesioni possono essere identificate tramite lo screening del cavo orale?

Le lesioni orali includono una varietà di condizioni che si manifestano in genere come alterazioni del colore e della forma della mucosa. Ad esempio, si possono presentare lesioni “rosse”, quali ulcere, erosioni o bolle, o lesioni “bianche”, quali cheratosi frizionali, leucoplachie tabacco-correlate, lingua a carta geografica, ma anche lesioni con alterata morfologia, quali noduli, tumefazioni o escrescenze. Tali lesioni sono determinate da diverse cause, traumi, infiammazioni o infezioni, e nella maggior parte dei casi hanno un carattere benigno. In atri casi, invece, sono manifestazione di condizioni pre-maligne (lesioni precancerose o disordini orali potenzialmente maligni) o addirittura di cancro orale. Pertanto lo screening del cavo orale consente di differenziare tra le varie tipologie di lesione orale, e quindi di eseguire una diagnosi precoce delle forme precancerose, prima ancora che evolvano in tumore della bocca. I sintomi possono variare in base alla causa che ha determinato quel tipo di lesione. In alcuni casi il paziente può riferire dolore persistente, bruciore, gonfiore, difficoltà nella masticazione, sanguinamento inusuale, in altri può non avere sintomi.

 
Quali sono i numeri delle lesioni orali? 

Da un punto di vista epidemiologico, le lesioni e anomalie della mucosa orale sono estremamente frequenti nella popolazione

La prevalenza delle lesioni orali varia dall’11% al 25%, a seconda degli studi presenti in letteratura scientifica. Si stima pertanto che circa un paziente su quattro potrebbe presentare un’alterazione della mucosa orale che necessita di un attento esame clinico. La prevalenza, invece, delle lesioni precancerose è del 4,47%, ciò significa che circa un paziente ogni 22 ha una manifestazione che ha il potenziale di evolvere in senso maligno. Inoltre, questi numeri aumentano ancor di più nei pazienti che presentano determinati fattori di rischio quali il consumo di tabacco e alcol, una dieta povera di frutta e verdura, esposizione solare eccessiva senza protezione, immunosoppressione e familiarità per cancro orale.

 

Come si svolge una visita di screening del cavo orale?

La visita di screening del cavo orale è una procedura del tutto indolore e relativamente rapida, e si svolge sulla poltrona odontoiatrica o lettino medico. Dopo aver raccolto tutte le informazioni di anamnesi patologica remota e farmacologica, il dentista esamina attentamente tutte le strutture della bocca, quali le gengive, la lingua, le mucose geniene, il pavimento orale, il palato, l’orofaringe avvalendosi dell’uso di una buona fonte luminosa e di una garzina che consente di divaricare e asciugare le mucose al fine di poterle ispezionare al meglio. Quando necessario, il dentista si avvale di tecniche diagnostiche più avanzate quali biopsie, indagini strumentali o esami del sangue.

Ti ricordiamo che lo screening del cavo orale va ben oltre la salute dei denti, bensì è una procedura necessaria per la prevenzione di qualsiasi patologia possa affliggere mucose e tessuti intra ed extra-orali.
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Elena Calabria

Dottoressa professionista in patologia orale

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