Protesi

Ognuno ha il diritto di sorridere serenamente e di possedere una masticazione efficace.

Ricerca la giusta soluzione al tuo problema…Sarà più semplice di quello che credi!

Quando si parla di PROTESI si deve parlare di ”LAVORO DI EQUIPE”.

L’odontoiatria moderna lo pretende, il paziente lo merita.

Ogni caso protesico non è solo tale, abbraccia infatti, per poter essere studiato e risolto nel migliore dei modi, competenze riservate all’endodontista, all’ortodontista e al protesista, al chirurgo implantologo, al parodontologo, al responsabile della parte odontotecnica, senza dimenticare di citare l’importanza che, prima durante e dopo le cure hanno le Igieniste, nonché l’impagabile lavoro di segreteria per quanto concerne l’organizzazione degli appuntamenti.

Ogni terapia inizia con lo STUDIO DEL CASO che, avvalendosi di supporti radiografici (Rx endorali, Panoramica e Dentascan, nei casi complessi), fotografici, spettrofotometro, EASYSHADE (che consente di determinare il colore dei denti rapidamente senza possibilità di errore), modelli di studio (riproduzioni in gesso delle arcate dentarie messe in articolazione tra loro come nella realtà), permette all’intera equipe di decidere i tempi e i modi di ogni singolo passaggio operativo, senza permettere che uno sia svincolato dall’altro, valutando ogni risvolto o aspetto terapeutico in profondità , allo scopo di ponderare le scelte e le linee guida da applicare, senza tralasciare la più piccola indicazione o controindicazione.

I pazienti che si rivolgono al nostro Studio avvertono fin da subito questo affiatamento e questa comunione d’intenti e già in seconda visita vengono resi completamente edotti sulla tipologia di cure che possono essere con scienza e coscienza proposte. Supportati inoltre da immagini mostrate a video delle soluzioni adottate nei casi simili già risolti, possono fornire il loro consenso informato alle cure in piena e consapevole serenità.

Lo studio offre QUALSIASI SOLUZIONE PROTESICA, sia nelle riabilitazioni semplici che complesse o complete, sia su denti naturali che su impianti di tipo fisso o rimovibile, secondo tecniche classiche o avanzate.

Anni di appassionata applicazione, ciascuno di noi nelle proprie discipline, hanno reso possibile il concretizzarsi in modo sempre più affidabile di questa realtà odontoiatrica.

La Protesi si occupa di ripristinare o sostituire elementi dentali mancanti con manufatti protesici (costruiti dall’odontotecnico che provvede a realizzarli su precisa indicazione dell’odontoiatra). La protesi si definisce:

·         protesi fissa, quando appoggia su elementi dentari naturali e/o artificiali (v. impianti e implantologia): i manufatti protesici sono cementati o avvitati in maniera permanente.

·         protesi rimovibile: il manufatto protesico è progettato per essere rimosso dalla cavità orale, solitamente è mantenuto stabile da ganci o attacchi; può sostituire alcuni elementi dentari con una protesi chiamata parziale, che può essere completamente in materiale acrilico (generalmente PMMA) oppure composta da una parte in materiale acrilico che fa corpo unico con una in materiale metallico chiamata scheletrato. La protesi rimovibile può sostituire l’intera arcata dentale e il suo nome è “Protesi totale” o “dentiera”. Tutti i tipi di protesi (fissa o rimovibile) dovrebbero essere accuratamente detersi ogni giorno (per mezzo di dentifricio e spazzolini).

La protesi rimovibile, dovrebbe essere rimossa durante la notte per permettere ai tessuti sui quali appoggia, di avere un libero scambio di sostanze con il cavo orale.

La protesi dentale è un manufatto, realizzato per mano di specialisti in Odontotecnica, utilizzato per rimpiazzare la dentatura originaria persa o compromessa per motivi funzionali e/o estetici. Si definisce anche protesi dentaria la parte dell’odontoiatria che si occupa della progettazione e costruzione di protesi, rispettando i seguenti requisiti:

·         Funzionalità: riguarda il ristabilimento della corretta masticazione e delle funzioni articolari (apertura, chiusura, lateralità destra-sinistra, protrusione-retrusione e la corretta fonetica).

·         Resistenza: la protesi deve resistere al peso del carico masticatorio e all’usura dei liquidi buccali.

·         Innocuità: la protesi deve essere costruita con materiali che non siano tossici e non deve presentare “angoli vivi” che potrebbero danneggiare i tessuti.

Estetica: i denti artificiali devono essere il più possibile simili a quelli naturali e bisogna fare molta attenzione a non alterare il corretto profilo facciale del paziente.CAD-CAM

La tecnologia Cad Cam (Computer Automated Design – Computer Aided Manufacturing) è anche al servizio dell’odontoiatria: il significato dell’acronimo è “disegnato al computer”. Abbiamo scelto di avvalerci di questa tecnica perché ci permette di offrirti soluzioni protesiche e impiantati sicuri, oltre che innovativi e all’avanguardia. Grazie alla possibilità di effettuare progettazioni illimitate si possono garantire resistenza, affidabilità ed elevata risoluzione estetica per ogni tipo di caso. Impronta digitale, progettazione tridimensionale, materiali di ultima generazione e costante collaborazione con laboratori odontotecnici accreditati: tutto questo per il tuo sorriso a “cinque stelle”.

 

Corone in ceramica integrale

Oggi il paziente pretende dal suo dentista non solo un risultato funzionalmente perfetto del trattamento, ma anche e sempre di più un miglioramento del proprio aspetto. Denti bianchi, splendenti e regolari, sono attraenti e riconosciuti come un segno di vitalità e di salute del corpo. Inoltre, un sorriso accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in se stessi. Chi ha dei denti belli sorride più spesso e più volentieri di chi sa di avere dei denti inguardabili e preferisce nasconderli.

Una corona (chiamata comunemente capsula) è indicata nel caso in cui un dente è profondamente danneggiato (da carie o trauma), al punto che una ricostruzione tramite otturazione, intarsio o faccetta non è più possibile, specialmente se:

  • Il difetto (carie) si estende sotto il bordo gengivale
  • Il dente è devitalizzato (cura canalare)
  • Il dente è profondamente danneggiato (fratturato)
  • Carie o vecchie otturazioni sono molto estese sulla superficie del dente

Protesi estetica

Le Ceramiche Integrali sono:

  • Zirconia-Ceramica (ossido di zirconio)
  • Allumina Ceramica 
  • Disilicato di Litio (Pressate) 
  • COMPOSITO- TITANIO-COMPOSITO   HANNO IL VANTAGGIO DI AVERE UNA DUREZZA SIMILE A QUELLA DELLO SMALTO INOLTRE I COMPOSITI CON LA STRUTTURA DI BASE IN TITANIO SEMBRANO ESSERE  LE MIGLIORI SOLUZIONI AL MOMENTO DI PROTESI SU IMPIANTO

Si distinguono per la loro eccellente estetica, dato che la luce non viene solo riflessa, ma, come nei denti naturali, esiste una vera trasparenza (la luce attraversa il dente). Questo effetto rende la corona di ceramica integrale specialmente adatta per i denti frontali, di cui permette anche piccole correzioni di forma e posizione.

Un ulteriore vantaggio è che i bordi delle corone in ceramica non devono per forza essere posti nella zona subgengivale.

In questo modo si evitano irritazioni e retrazioni della gengiva causate dal bordo della corona.

La ceramica è un materiale estremamente biocompatibile, che non ha potenzialità allergeniche. Per i pazienti allergici ciò può essere un vero vantaggio.

 

Oggi grazie a questi nuovi materiali è possibile realizzare delle corone senza metallo anche nei denti posteriori. L’evoluzione continua delle ceramiche dentali mette a nostra disposizione dei materiali sempre più resistenti.

Vantaggi delle corone in ceramica integrale:

  • Estetica e trasparenza naturale
  • Estremamente biocompatibili, non provocano allergie
  • Possibili correzioni della forma e della posizione dei denti
  • Richiedono limatura meno estesa dei denti rispetto alle corone metallo ceramica
  • Non necessitano di estensioni sottogengivali

Protesi fissa 

La protesi fissa viene fissata agli elementi pilastro con la cementazione e non può essere rimossa dal paziente. In base alle funzioni si distinguono tre tipi di protesi fissa:

·         protesi fissa di ricostruzione: ha il compito di ricostruire le parti anatomiche del dente asportato e preservarlo quindi dalla completa distruzione (es. corone, intarsi, perno moncone);

·         protesi fissa di sostituzione: sostituisce completamente con elementi particolari i denti naturali (es. elementi intermedi di protesi a ponte);

·         protesi fissa di fissazione: ha la proprietà di bloccare e distribuire correttamente le forze masticatorie (es. ferule di fissazione).

Tali elementi se si ancorano sul dente o radice residuo vengono definiti corone, se poggiano sui denti adiacenti (opportunamente limati) con il fine di ripristinare denti mancanti sono detti ponti, e se sono applicati su impianti inseriti nell’osso sono definiti protesi su impianti. Sono definite protesi fissa anche le faccette, che consistono in gusci di ceramica da applicare sui denti anteriori per finalità estetiche o funzionali. Negli ultimi anni grande importanza ha assunto la realizzazione computer-assistita di protesi fisse con tecnologia CAD/CAM.

Esistono le protesi fisse o corone in lega ceramica  ed in oro ceramica , meglio sarebbe dire galvano in quanto quest’ultime altro non sono che lega ceramica con la superficie a contatto dei monconi in bagno d’oro galvanico dalle immagini si evince la composizione

Requisiti della modellazione per protesi fissa 

Ogni tipo di modellazione per protesi fissa per rispondere alle caratteristiche di funzionalità, resistenza, innocuità ed estetica deve avere i seguenti fondamentali requisiti.

·         Modellazione anatomicamente perfetta: è necessario ricostruire il dente interessato in modo il più possibile simile a quello che il paziente aveva in natura, quindi con tutte le caratteristiche che aveva il dente sano; per questa ricostruzione ci si avvale degli eventuali altri denti presenti nell’arcata.

·         Punto di contatto: deve essere ricostruito durante la modellazione per tre motivi: la distribuzione uniforme del carico masticatorio su tutta l’arcata, quindi la protezione dei singoli legamenti alveolo dentali; per evitare la “migrazione” del dente interessato o di quelli vicini; per proteggere la zona delle papille interdentali dal ristagno di cibo e quindi dalla possibilità di carie secondarie.

·         Corretta occlusione: è importante ristabilirla per un’adeguata funzionalità della protesi. Se l’occlusione è troppo bassa potremmo avere l’allungamento del dente interessato verso l’antagonista o viceversa. Se invece il carico occlusale è eccessivo potremmo avere danneggiamenti alla polpa del dente (pulpite) ed ai legamenti alveolo-dentali (parodontopatia).

·         Giuste dimensioni degli spazi interdentali e interstiziali: se le dimensioni degli spazi interdentali fossero troppo accentuate, la zona delle papille interdentali non avrebbe una sua precisa collocazione, e avremmo la possibilità del ristagno di cibo; se fossero troppo accentuati gli spazi interstiziali, pur avendo il punto di contatto il cibo potrebbe scivolare e col tempo causare una carie secondaria nella zona interdentale.

·         Corretta ricostruzione della curvatura assiale: questa è la bombatura di ogni singolo dente in tutte le superfici verticali e va ristabilita durante la modellazione in dimensioni adeguate. Se la curvatura assiale è poco accentuata il cibo urterà frequentemente la gengiva, provocando arrossamenti e infiammazioni. Se invece la curvatura assiale è molto accentuata avremo ristagni di cibo e di conseguenza carie secondaria.

·         Arrotondamento delle cuspidi: questa operazione si esegue per evitare che la corona in lega nobile che verrà applicata in bocca al paziente possa danneggiare il dente antagonista, visto che le leghe utilizzate in odontoiatria hanno un’abrasione praticamente nulla. Bisogna tenere presente anche l’età del paziente per stabilire l’inclinazione delle faccette cuspidiane (sono quei piani inclinati che si vengono ipoteticamente a formare sui versanti delle cuspidi in ogni direzione partendo dalla sommità della cuspide stessa).

·         Modellazione del colletto a lama di coltello: nelle parti di protesi in cui il dente è ridotto a moncone la corona che si inserisce per andare sotto gengiva a livello del colletto deve avere uno spessore molto sottile detto a lama di coltello.

 

Corone

Radiografia di un impianto in sede

Le corone sono protesi per denti singoli dei quali almeno la radice è conservata. Si ancorano o al dente opportunamente preparato (moncone) o, tramite perni endocanalari, alla radice (corona Richmond). Le corone, come anche gli elementi di ponte, possono essere in metallo, metallo ceramica, solo ceramica. Correntemente si stanno presentando altri materiali utili per la protesi fissa.

 

Ponti

Nei ponti l’elemento dentario estratto viene sostituito da una protesi che comprende anche gli elementi dentari adiacenti che vengono per questo ridotti a monconi e protesizzati anch’essi. L’elemento mancante assieme agli elementi pilastro (i monconi sui quali si appoggia) forma il ponte. Può essere totale cioè comprendere l’intera arcata (protesi a ponte circolare) o parziale comprendente due o più elementi. Gli elementi pilastro devono avere un numero pari o superiore al numero delle radici pilastro degli elementi mancanti, se ciò non sussiste si esegue una protesi mista. Per travata si intende la parte di struttura destinata a sostenere l’elemento o gli elementi mancanti.

Protesi su impianti

In questo caso la radice dell’elemento mancante viene sostituita da un impianto solitamente in titanio e su questo viene cementato o avvitato l’elemento protesico. Con gli impianti è possibile sostituire denti singoli o realizzare ponti o strutture più estese (barre di Toronto, o similari) che possono sostituire tutti gli elementi dell’intera arcata dentaria.

 

Faccette

Le faccette in porcellana sono sottili lamine in ceramica che vengono cementate sulla superficie visibile dei denti anteriori. I denti che accolgono una faccetta sono leggermente limati per far spazio alla ceramica. Tuttavia, la loro preparazione è estremamente conservativa e deve essere mantenuta a livello della porzione più superficiale del dente, lo smalto. Lo smalto consente un’adesione ottimale delle faccette al dente.

Protesi mobile

Con il termine “protesi mobile” si intendono tutte le protesi atte alla sostituzione di intere arcate o parti di essa. Sono definite mobili in quanto possono essere rimosse facilmente dal paziente durante l’arco della giornata.

Protesi mobili sono la protesi totale, la protesi parziale e la protesi mista-scheletrata.

 

Protesi parziale

Protesi parziale con ganci

La protesi parziale si ancora tramite ganci o attacchi ai denti rimanenti. Quando la protesi parziale ha una struttura di sostegno metallica viene definita protesi scheletrica o scheletrato e se mista con attacchi di precisione su elementi pilastro viene detta protesi combinata. Si può realizzare anche una protesi tipo scheletrato in resina acetalica o termopressata senza ganci in metallo. È anche realizzabile una protesi a base di nylon e quindi senza metallo e con caratteristiche di biocompatibilitàe flessibilità.

Protesi totale

La protesi totale rientra tra i dispositivi afisiologici, in quanto i carichi masticatori vengono completamente scaricati sulla mucosa e sull’osso sottostante, perché denti residui o radici vengono a mancare (edentulia). Ha quindi il compito di ristabilire completamente le funzioni masticatorie. Nell’esecuzione di questa protesi bisogna rispettare il profilo del viso (profilo facciale). Essa è meglio definita “mobile totale” in quanto risulta essere un dispositivo che il paziente stesso può rimuovere e reinserire in qualsiasi momento della giornata.

È un dispositivo atto a sostituire intere arcate ormai edentule, costituito da una struttura di sostegno in resina acrilica. I denti utilizzati sono denti del commercio sia in ceramica (poco utilizzati) che in resina acrilica o composita. Con i denti prodotti attualmente si ottengono ottimi risultati estetici: fondamentale è l’abilità dell’odontotecnico che, in particolare per i denti frontali, riesce a conferire alla protesi un aspetto naturale che ben si adatti al viso e alle espressioni del paziente.

Se la sella edentula fosse poco rilevata o comunque per aumentare la ritenzione della protesi totale è possibile, se la quantità di osso residuo è sufficiente, ricorrere alla chirurgia implantare. In tal caso verrebbero inseriti nella cresta edentula degli impianti con funzione di ancoraggio (in genere per la tecnica overdentures con ritenzione sferica, nell’arcata inferiore vengono inseriti 2 impianti nella zona dei canini).

Studio Dentistico Calabria

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