La lingua a carta geografica o glossite migrante benigna

La lingua a carta geografica o glossite migrante benigna

Denominazioni alternative: Glossite Migrante Benigna – Eritema Migrante – Glossitis Areata Migrans – Stomatitis And Erythema Areata Migrans – Patches On The Tongue – Tongue Patchy – Glossitis Benign Migratory – Migratory Glossitis – Erythema Migrans. 

È una condizione benigna della mucosa che ricopre il dorso della lingua: più raramente può interessare la mucosa di rivestimento in altre zone della cavità orale.

Fu descritta per la prima volta nel 1831. Il nome caratteristico deriva dalla forma delle lesioni che conferiscono alla superficie della lingua le sembianze di una mappa o carta geografica.

La mucosa interessata si presenta cosparsa di chiazze rosse dai contorni sinuosi ed evidenziati da un orletto bianco lievemente rilevato: le dimensioni possono variare da pochi millimetri a diversi centimetri.

Le aree rosse o eritematose sono prive delle papille filiformi (atrofia delle papille), che in condizioni normali ricoprono l’intera superficie dorsale della lingua e le conferiscono il caratteristico colore rosa. Le linee di contorno biancastro presentano invece papille allungate ed ipercheratinizzate che spesso possono assumere sfumature grigio-giallastre. La caratteristica principale di queste figure proteiformi è la variabilità nel tempo: sembrano infatti ‘migrare’ sulla superficie linguale: persistono per un certo periodo, da poche ore a settimane, per scomparire e ricomparire eventualmente sotto altre forme o aspetto nello stesso punto o in altre sedi

Più raramente possono manifestarsi in zone della mucosa orale, come il palato molle, la mucosa delle guance e del vestibolo, le tonsille: in questo caso viene definita stomatite a carta geografica o lingua a carta geografica ectopica. È più frequente nelle donne, può presentarsi sia nei bambini che negli adulti, senza predilezione di razza o gruppi etnici.

Di solito è asintomatica, ma spesso bruciore o dolore possono essere riferiti dal paziente, in seguito al contatto con cibi piccanti, acidi o speziati. Il carattere recidivante è peculiare: questa condizione può perdurare per mesi o anni, può regredire completamente e poi ripresentarsi dopo qualche tempo. Le lesioni non lasciano cicatrici né alterazioni permanenti della mucosa. Frequente è l’associazione con un’altra condizione, comunque non patologica, della superficie linguale, la cosiddetta lingua fissurata o plicata o scrotale o cerebriforme, caratterizzata dalla presenza di solchi profondi e disposti a raggiera su tutta o in parte la superficie dorsale.

Cause

Le cause della LCG sono al momento ignote: l’esame istologico delle lesioni ne conferma la natura infiammatoria.

Talvolta è possibile riscontrare una certa familiarità: sono stati ipotizzatati meccanismi di ereditarietà di tipo poligenico, nonché individuate associazioni con gli antigeni leucocitari umani HLA–DR5, HLA-DRW6 e HLA-Cw6.

Non è una malattia infettiva, cioè non è stato individuato un agente infettivo (virus, batteri, miceti) come agente causale.

Non può essere messa in correlazione con malattie sistemiche come l’HIV.

Non è una malattia contagiosa, cioè non è trasmissibile per esempio tra partners.

La LCG non è una condizione precancerosa, cioè le lesioni non hanno un’evoluzione maligna, non sono riportati al momento rischi particolari associati a questa patologia.

È stata segnalata l’associazione con altre patologie come la psoriasi (4% dei casi), ma non il contrario, cioè i pazienti con LCG non sviluppano normalmente psoriasi: dal punto di vista istologico queste patologie presentano molte analogie.

Sono state anche segnalate associazioni con la dermatite seborroica e la sindrome di Reiter.

Un aumento significativo dell’incidenza è stato osservato nelle giovani donne che fanno uso di contraccettivi orali ed in pazienti atopici, soprattutto affetti da asma e rinite, ma collegamenti con la malattia allergica non sono stati ancora dimostrati.

Diversi pazienti inoltre presentano carenza di zinco.

Fattori precipitanti sono considerati: lo stress, patologie gastriche, assunzione di alcolici, cibi salati o speziati (noccioline salate), ma anche sostanze anti-tartaro e agenti sbiancanti presenti nei dentifrici o collutori.

Non sono state evidenziate correlazioni con il fumo di tabacco.

 

Diagnosi

La diagnosi è clinica: il medico deve comunque porre le lesioni in diagnosi differenziale con lesioni riconducibili a patologie più importanti ed a prognosi più severa:

  • Lichen Planus Orale (a Placca e Atrofico-Erosivo)
  • Candidosi Oro-Faringea
  • Nevo Bianco Spugnoso
  • Leucoplachia
  • Eritroplachia
  • Lupus Eritematoso Sistemico
  • Allergia Da Contatto
  • Lesioni Traumatiche (Morsicatio Buccarum)
  • Angina Bollosa Emorragica
  • Eritema Multiforme
  • Lesioni Erpetiche
  • Lesioni Precancerose
  • Carcinoma Della Mucosa Orale
  • Ustioni Chimiche

Nei casi dubbi si possono sottoporre le lesioni attive ad esame istologico.

 

Terapia

Non è prevista alcuna terapia: nei casi sintomatici è consigliato eliminare dalla dieta cibi piccanti e speziati.

L’uso di collutori o creme a base di anestetici o cortisonici, di antistaminici, di antimicotici, e retinoidi spesso non si è dimostrato efficace. E’ stato sperimentato anche l’uso di Integratori a base di zinco e terapie a base di ciclosporina.
Si consiglia un’igiene orale scrupolosa e costante.

 
Studio Dentistico Calabria

Torna al Blog