Gravidanza e malattia paradontale

Gravidanza e malattia paradontale

Un’interessante ricerca relativa alla consapevolezza della necessità di prevenzione odontoiatrica delle donne si fa sempre più importante. La prevenzione è in assoluto la cosa migliore da effettuarsi, come sempre in medicina, arrivando alla gravidanza con una bocca in ordine.

Pur sembrando poco probabile, l’infezione alle gengive di una donna incinta può portare ad un aumento di sette volte del rischio di avere un bambino prematuro di basso peso alla nascita, la malattia parodontale se non trattata può essere responsabile di una grande quota di nascite premature per le quali altra spiegazione non può essere trovata.

Alcuni studi hanno sottolineato che, l’infezione parodontale potrebbe essere responsabile di ben il 18 per cento dei 250.000 bambini prematuri che nascono ogni anno negli Stati Uniti di peso inferiore ai 2,5 Kg.

I ricercatori sostengono che se tali nascite potessero essere evitate con una corretta cura parodontale e trattamento della malattia gengivale in donne in età fertile, il numero totale di nascite premature potrebbe essere ridott di circa 45.500 unita’ ogni anno; un risparmio di quasi 1 miliardo di dollari in terapia intensiva neonatale.

Effettuare una visita prenatale da un parodontologo è una cosa ragionevole da fare a questo punto. Qualsiasi infezione in donne in gravidanza dovrebbe essere una preoccupazione. Quando si soffre di malattia parodontale anche mangiare una mela o lavarsi i denti può rilasciare dei batteri e le loro tossine nel sangue.

Altri risultati, confermano che, altre infezioni, come quelle del tratto urinario e polmonite, per esempio aumentano il rischio di parto pretermine. E abbiamo dimostrato che è possibile ridurre le nascite pretermine del 50 per cento se si trattano infezioni comuni del tratto riproduttivo, come vaginosi batterica ed infezioni da clamidia

Se si è affetti da un’come un’infezione in bocca, questa potrebbe interferire con lo sviluppo di un bambino e portare a parto prematuro. Essi hanno rilevato che altri tipi di infezioni batteriche in donne in gravidanza che erano stati collegate a parti prematuri non hanno comportato necessariamente delle infezioni del feto o placenta.

Piuttosto che attaccare direttamente il feto, i batteri sembrano ritardare la crescita del feto attraverso il rilascio di tossine nel sangue della donna che raggiungono la placenta e di interferire con lo sviluppo fetale. Inoltre l’infezione stimola il corpo della donna a produrre sostanze infiammatorie simili a quelle usate per indurre l’aborto, che possono causare la cervice a dilatarsi ed a far partire le contrazioni uterine.

Si è scoperto sempre più che le sostanze chimiche rilasciate in risposta alle infezioni possono portare a cambiamenti nella tempistica della nascita e di rottura prematura delle membrane, determinando un traveglio e parto anticipato.

E ‘chiaro a molti di noi che la maggior parte delle nascite pretermine, specialmente quelle che si verificano prima delle 32 settimane di gravidanza, sembrano essere legate ad infezioni nella madre, si possono effettivamente trovare gli organismi nella placenta, nella membrana corionica o nel liquido amniotico.

In quelle donne che avevano avuto neonati prematuri di basso peso sono state trovate ad avere la malattia parodontale significativamente piu’ avanzata di quelle i cui bambini sono nati a termine con un peso normale.

Si giunge alla conclusione che, dopo aver considerato altre possibili cause di prematurità, che il rischio di avere un bambino prematuro di basso peso alla nascita era di almeno 7,5 volte più elevato per le donne con grave malattia parodontale rispetto alle donne con livelli inferiori di infezione del parodonto.

Studio Dentistico Calabria

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