Denti e Sport
Servirebbero denti (quasi) perfetti per mordere una medaglia. E ciò dipende non solo dalla durezza del metallo: molte sono le ricadute sul rendimento sportivo che possono essere causate da problemi ai denti.
La malocclusione
Se il modo in cui i denti si articolano tra loro non è corretto, cioè se si è in presenza di un caso di malocclusione, il lavoro dei muscoli masticatori risulta sbilanciato e ciò si ripercuote su tutte le strutture muscolari, che non possono lavorare al meglio e quindi rendono meno.
Attività sportiva, mal di testa e denti
Può accadere che gli sportivi percepiscano, dopo l’attività, dolore alla testa.
Per esempio, quando si fanno i pesi in palestra. In alcuni casi questo dolore può essere causato dal modo in cui si stringono i denti durante lo sforzo fisico. Questo modo di serrare i denti può fare entrare in crisi i muscoli parietali e facciali del cranio e fare comparire il mal di testa. Si tratta di una cefalea muscolo-tensiva, cioè di un dolore innescato da una negativa tensione muscolare.
Sfregamento dei denti durante lo sport
Può accadere, durante l’attività sportiva, di strisciare i denti fra di loro: in questo modo si usurano e si consumano molto prima del solito, i bordi dei denti sono frastagliati e trasparenti e spesso sono anche sensibili al caldo e al freddo. È sempre consigliabile ricostruirli e ripararli prima che si scheggino e si consumino troppo.
Come curare l’atteggiamento di serrare i denti?
La fisioterapia deve essere mirata a ripristinare la lunghezza delle fibre muscolari e la loro elasticità, cosicché possano lavorare bene. Il fisioterapista deve essere un esperto del settore cervico-facciale, che è complicato e va perciò trattato con un lavoro dolce e graduale. Se ci sono parafunzioni (a partire dal digrignamento dei denti) o malocclusioni serve invece l’uso di un bite notturno e durante l’attività sportiva: è un apparecchio che, tenuto in bocca, fa in modo che la chiusura delle arcate risulti corretta, evitando così dannose tensioni muscolari e sbilanciamenti nella postura.
Fonte: www.antonellaudeschini.it
